Accontentarsi significa anche un po’ arrendersi

Accontentarsi significa anche un po’ arrendersi

Ci hanno insegnato che chi si accontenta gode.

Accontentarsi di ciò che si ha,
Accontentarsi di come si è,
Accontentarsi dei piccoli traguardi raggiunti.

Pretendere un lavoro migliore? È da folli.
“E’ già difficile di per sé averne uno di questi tempi, devi ritenerti fortunata.”
Desiderare una macchina più grande, una casa al mare! È da stupidi.
“Solo i ricchi possono permettersi certe comodità, accontentati di quello che hai.”
Pensare di poter investire su te stessa, crearti un lavoro ed essere libera di vivere la vita che sogni? È da facilone!
“Bisogna essere originali, bisogna avere soldi, bisogna essere imprenditori, non lo hai mai fatto, accontentati del tuo lavoro, e trovati un hobby al massimo.”
Desiderare un corpo diverso, guardarsi allo specchio e piacersi, riuscire a comprare un vestito taglia 42! È da depresse.
“Hai provato mille diete e non ci sei mai riuscita, un po di ciccia non ha mai ucciso nessuno e poi, è la bellezza interiore quella che conta. Accontentati del corpo che hai”

………Tu sei fatta così!

Sembra che il paragonarsi alla media debba essere l’ideale per ognuno di noi.
Pretendere di più, osare, sembra essere solo per pochi.
Come se le persone che hanno saputo fare la differenza nella vita abbiano chissà quali poteri magici.
Per noi donne poi, la parola Accontentarsi, sembra far parte dei dieci comandamenti:
Ormai sei moglie, hai delle responsabilità.
Ormai sei mamma, non hai tempo da dedicare alle tue fantasie.
Hai una casa da gestire, non puoi pensare di trovare il tempo per fare anche dell’attività fisica.
Devi cucinare per la famiglia, non puoi perdere tempo con la dieta e preparare pasti diversi.

Ormai sei ……….

Troppe volte rimaniamo ancorate a qualcosa o qualcuno per il semplice fatto che “è sempre stato così”.
Ma ci sono momenti nella vita dove capiamo che quello che è sempre stato comincia a starci stretto.
Questi sono i momenti dove fare il primo passo è la cosa più difficile, spesso perché non si riesce a vedere veramente cosa non va, e non si ha la più pallida idea di che strada prendere, in che direzione andare.
Ma il rimanere dove si è, il fare finta di niente, l’accontentarsi è la scelta peggiore che possiamo fare.
Spesso non sappiamo quali possano essere le risposte alle nostre scelte, ma dobbiamo avere il coraggio di spostarci da dove siamo, e prenderci la responsabilità di ciò che pensiamo voler diventare o essere.
Di indole sono sempre stata curiosa e intraprendente, ho sempre cercato di migliorarmi e di cambiare in meglio, senza però riuscire a fare quel salto che mi facesse fare la differenza.

A scuola?
Bravina ma non bravissima

Sul lavoro?
Precisa, puntuale, affidabile ma niente di che

Nelle gare sportive?
Brava, ma mai tra le prime

Aspetto fisico?
Non grassa ma neanche magra, mille sforzi ma il mio sederotto pieno di cellulite rimaneva sempre li.

E quindi?
Mi accontentavo, convincendomi che era già molto quello che avevo, e che ero riuscita a raggiungere.

Un bel giorno però mi sono guardata allo specchio, e ho deciso che volevo smetterla di paragonarmi alla media, volevo smetterla di guardare dallo specchietto retrovisore, convincendomi di non poter essere diversa da quella che ero sempre stata, e volevo scoprire chi e cosa potevo veramente diventare.

……. Perché questo?
Perché mi rendevo conto che il mio continuo accontentarmi mi stava spegnendo giorno dopo giorno.
Da persona dinamica stavo diventando apatica,
Da persona ordinata e precisa stavo diventando confusionaria,
Da persona piena di fantasia avevo la testa completamente vuota.
La mia paura di non essere all’altezza,
Di non sapere come fare,
Di pensare di non meritarmelo,
Mi convinceva sempre di più che accontentarsi fosse la cosa più giusta da fare.
Questo atteggiamento l’ho vissuto in prima persona, ma lo vedo in molte donne che si allenano con me.
Questo perché a noi donne manca la capacità di pensare in grande, di sognare il meglio per noi.
Perché di base pensiamo di non meritarcelo.
Ecco allora 5 consigli che mi hanno aiutato e mi aiutano a darmi sempre una nuova possibilità:

  • Guardiamoci negli occhi e ricordiamoci di quanto sappiamo essere forti
  • Non paragoniamoci mai agli altri, non prendiamo come riferimento per le nostre scelte la media delle persone, ma impariamo a essere noi il nostro punto di riferimento e il nostro ideale: “Chi voglio essere?”
  • Dobbiamo essere le nostre stesse sostenitrici, non cerchiamo solo il sostegno o l’approvazione di chi ci circonda
  • Cerchiamo di ricercare sempre l’entusiasmo e l’energia in quello che facciamo, non fare solo perché dobbiamo
  • Infine, non dimentichiamoci mai di ascoltarci e di essere amiche di noi stesse.

Solo così capiremo veramente ciò di cui abbiamo bisogno, senza dover necessariamente Accontentarci

Francy OAS

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